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Cos'è la certificazione energetica?

È un documento che permette di conoscere il “rendimento energetico dell'edificio”. Esso è calcolato come la quantità di energia consumata dall'edificio considerando il riscaldamento dell'ambiente, dell'acqua per uso igienico-sanitario, il raffrescamento estivo, la ventilazione.

In Italia, ad oggi, il Decreto Legislativo 192/2005, che recepisce la Direttiva europea 2002/91/CE, ed i successivi decreti attuativi del 2009, costituiscono un ampio scenario di norme-quadro che tuttavia risulta ancora incompleto e che stenta a trovare reale attuazione nelle istituzioni regionali.

Tuttavia il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009 detta le linee guida alle regioni per la redazione della certificazione energetica (a cui anche le regioni che hanno legiferato debbono adeguarsi). Essi sono le norme tecniche di riferimento, le metodologie di calcolo, i criteri di aggiornamento.

Com'è possibile leggere nel punto 4 dell'allegato A del suddetto decreto “possono essere utilizzate diverse metodologie di riferimento per la determinazione della prestazione energetica degli edifici”. È previsto un “metodo di calcolo di progetto”. Esso “prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso del progetto energetico dell'edificio come costruito e dei sistemi impiantistici a servizio dell'edificio come realizzati”.

È possibile utilizzare anche il “metodo di calcolo da rilievo sull'edificio o standard”. I dati in ingresso questa volta sono ricavati da indagini svolte, ad esempio tramite procedure strumentali, direttamente sull'edificio esistente.

La certificazione secondo Caebit

Caebit già da diversi anni prevede un modello di certificazione che si articola in varie fasi:
  1. Metodo di calcolo di progetto prima della realizzazione dell'opera;
  2. Misurazione in opera della trasmittanza termica su un campione della superficie perimetrale;
  3. Utilizzo della termocamera in corso d'opera per ispezione facciate esterne;
  4. Metodo di calcolo da rilievo mediante contatori elettronici per verificare il consumo effettivo dell'edificio.

Come si può notare il protocollo di certificazione adottato da Caebit ha un iter molto più articolato. L'obiettivo è quello di redigere una certificazione energetica quanto più accurata possibile e rispondente a quelli che sono i reali consumi dell'edificio. Caebit ritiene, infatti, che il solo metodo che prevede il calcolo progettuale non sia sufficiente a garantire la “certificazione” dei consumi energetici dell'edificio.